Verso la professione di fede

Il mese di settembre è il mese degli inizi: un nuovo anno scolastico, una nuova stagione sportiva, diversi impegni pomeridiani e serali.

Il passaggio alla scuola superiore è sicuramente un passaggio importante nella vita di ogni ragazzo: cambiano le amicizie, cambiano gli orari, anche la presenza in oratorio assume un significato diverso.

La tappa della “professione di fede” vuole aiutare a comprendere al meglio questo “significato diverso” dello stare in Oratorio.

Durante l’anno di Terza media in tanti hanno seguito il percorso di catechesi, culminato con la Tre Giorni a Roma dopo Pasqua, e sempre in tanti hanno partecipato alle attività dell’Oratorio Feriale e della Vacanza Estiva al Passo del Tonale. Ora questo percorso di maturazione personale e spirituale arriva ad una tappa importante: a 14 anni e più si comprende che tutto ciò che si è ricevuto è bene e giusto che sia ridonato agli altri.

Lo spostamento della “professione di fede” dal maggio della Terza media all’inizio della Prima superiore permette ai ragazzi di avere una consapevolezza maggiore dell’impegno che ci si sta assumendo: non é serio che magari facciano la professione di fede in 40 a maggio e poi a settembre ricomincino il percorso di catechesi in 15!

Per questo domenica 19 settembre, durante la S. Messa delle 10.00, i 14enni davanti alla Comunità parrocchiale vivranno la loro Professione di Fede.

Per prepararsi a vivere bene questo appuntamento abbiamo pensato ad una due giorni insieme:

SABATO 18 SETTEMBRE:

ore 18.15: ritrovo

ore 18.30: primo momento in cappella

ore 19.15: confessioni

ore 20.00: cena al sacco (portare i panini da casa)

ore 21.00: grande gioco insieme

ore 23.30: veglia di preghiera e adorazione notturna a gruppi

…: buonanotte (si dorme in Oratorio col sacco a pelo)

DOMENICA 19 SETTEMBRE:

ore 8.00: sveglia

ore 8.30: colazione e preghiera del mattino

ore 10.00: S. Messa in Chiesa Parrocchiale e Professione di Fede

Sono invitati a partecipare alla due giorni insieme tutti i ragazzi che in Terza Media hanno partecipato al percorso di catechesi, o alla Tre giorni di Roma o alla Vacanza Estiva.

E’ necessario iscriversi alla due giorni del 18-19 settembre entro giovedì 16 settembre consegnando il modulo di iscrizione e la quota di 5 €.

Con la Professione di Fede incomincia il percorso degli Adolescenti. Tutti i ragazzi di Prima Superiore sono invitati a partecipare alle diverse attività nell’organizzazione della Festa dell’oratorio e anche alla biciclettata di sabato 25 e domenica 26 settembre a Morimondo. Si veda il relativo programma e le informazioni per le iscrizioni.

don Domenico

e gli educatori pre-adolescenti


Scarica il modulo di iscrizione
Scarica la preghiera della veglia

Anno pastorale 2010-2011


Lo slogan

ANCHE TU COSÌ è la possibilità data a ciascun ragazzo di camminare su una strada meravigliosa dove l’incontro con Gesù – il Buon Samaritano –, la sua compassione e la sua cura, trasformano la vita e la inseriscono in una prospettiva gioiosa e luminosa che si chiama SANTITÀ.

ANCHE TU

ANCHE TU indica il coinvolgimento personale di ciascuno in un progetto di vita da costruire “su misura” (con l’aiuto di chi educa e dimostra stima e fiducia) ma dentro un orizzonte più ampio che è il patrimonio di amore della Chiesa, che ogni credente arricchisce con le sue azioni e il suo stile evangelico.

ANCHE TU ricorda che nessuno può sentirsi escluso, al contrario, la via della santità è allo stesso tempo ardua e semplice, perché alla portata di ciascuno, secondo la misura a lui affidata.

ANCHE TU non lascia fuori nessuno, ma coinvolge, integra, impegna in prima persona e responsabilizza, perché, per alimentare la santità della Chiesa, c’è proprio bisogno del contributo di tutti.
Più ogni credente – anche il più piccolo – si sforza di amare, più la Chiesa ama… chi invece non risponde a questo “appello” e “passa oltre” non fa che togliere luminosità alla Chiesa, a quella comunità di cui fa parte grazie al Battesimo.

ANCHE TU significa appartenere e fare la propria parte, dentro una catena di relazioni che fanno “gruppo” e comunità. Questa catena può restringersi o allargarsi nella misura in cui si è capaci di coinvolgere altri nella proposta di vivere il Vangelo seguendo la strada della SANTITÀ.

COSÌ

COSÌ è il segno evidente della presenza dell’amore di Dio, una presenza viva che è Gesù.

Dalla sua venuta in mezzo a noi, Dio si fa “esempio” da seguire per chi sceglie di vivere come Lui. Basta fare COSÌ, cioè come Gesù ha fatto, ha detto, ha vissuto, per essere santi e realizzare la vita.
Basta essere COSÌ come il nostro unico Maestro, Colui che impariamo a conoscere nel Vangelo, che contempliamo sulla Croce, che incontriamo nell’Eucaristia e dentro la Chiesa, nell’amore fraterno e nei sacramenti.

COSÌ ci ricorda che anche noi possiamo avere il coraggio di vivere il dono totale della Croce, in vista del “per sempre” della resurrezione.

Certo, nel “basta fare COSÌ” ci sta tutta la difficoltà della sequela, la fatica del restare fedeli, il peso del peccato… ma la strada è evidente e ben tracciata e ci sta “fissa” innanzi (Ebrei 12, 1-2): è il cammino a restare “fedele”, anche se noi possiamo mancare di fede (2 Timoteo 2, 11-13).

Dire COSÌ è dunque “dire” Gesù, è dire il Buon Samaritano, è dire il Buon Pastore… Chi ha scelto di vivere COSÌ, come Gesù, diventa esso stesso un esempio da imitare, un ulteriore COSÌ da seguire con fiducia, proprio perché la sua vita rimanda sempre a quella del Signore.
Questo COSÌ sono i santi e per noi, quest’anno, è in particolar modo san Carlo Borromeo che, con la sua coerenza, ha saputo essere un modello per l’intera Chiesa.