Relazione di fine anno 2010

Parrocchia S. Vittore M.

Corbetta

Relazione di fine anno 2010

Tema: EDUCARE

Dopo aver vissuto il S. Natale 2010, con tanta gioia e pace e grande partecipazione, cerco di riflettere con voi sul cammino dell’educare. Ringrazio Dio per l’intensa presenza ai sacramenti della Confessione e della Eucarestia, per l’esperienza viva della visita alle famiglie. Ma il rifiuto e l’indifferenza di alcuni, mi chiede di tornare sull’argomento educativo, perché educare significa “tirar fuori”, invece questa società ci ha “riempito” di cose e rubato tanti valori. La sfera morale è stata confinata nell’ambito soggettivo e Dio, quando non viene negato, è comunque escluso dalla coscienza pubblica e senza Dio l’uomo non sa dove andare, non sa distinguere il bene dal male.

Solo ricuperando Dio e la sua presenza nell’umano noi salviamo l’uomo. Ma tocca a noi adulti e genitori mostrare la bellezza di vivere. Infatti il fine dell’educazione è la felicità della persona: Dio Padre ci ha creati per questo, perché la nostra gioia sia piena! Pertanto docili allo SPIRITO, ci mettiamo in ascolto della sua VOCE.

1) La preghiera in famiglia

Bisogna parlare di Dio ai propri figli e portare a Dio i propri figli.

Ogni sera invito a radunarsi insieme attorno ad un brano del Vangelo coinvolgendo i figli. Il nostro deve essere sempre più un tempo di un nuovo ascolto della Parola di Dio. Per questo sprono sempre alla partecipazione di tutti ai Gruppi di Ascolto (2° giovedì del mese), alla Catechesi (3° e 4° giovedì del mese, alla catechesi della domenica pomeriggio, alla catechesi del gruppo famiglie), all’Adorazione (1° giovedì del mese e ogni giovedì in Santuario).

2) La vita di Parrocchia

Profonda è la comunione tra noi sacerdoti; così deve essere anche la collaborazione di tutti gli operatori pastorali, senza divisioni o settarismi.

L’Eucarestia sia celebrata ogni domenica insieme, come bisogno fondamentale di incontro con Dio.

Educare a incontrare Gesù nell’Eucarestia (arrivando in anticipo per prepararsi), porta poi a riconoscerlo e a servirlo nei poveri, nei malati, nei sofferenti e in difficoltà che hanno bisogno del nostro aiuto.

La confessione sia frequente come ringraziamento a Dio e purificazione del cuore.

3) L’Oratorio come luogo profondamente educativo, non solo d’estate, ma lungo tutto l’arco dell’anno.

Il nostro bel Oratorio con Don Domenico, vuole educare a valori e regole ben precise. Riguardo poi alle problematiche giovanili è importante ricordare che non basta sentirsi “a posto” perché il proprio figlio va all’Oratorio! L’Oratorio ha bisogno di mantenere attese e deste le sue finalità: non è un qualunque luogo di ritrovo, non è un centro di aggregazione solo per giochi o feste ma si propone la crescita secondo l’insegnamento e l’amicizia con Gesù. Spesso questo passa in secondo piano!

Non voglio demonizzare nulla, ma quanto tempo passano i ragazzi al computer, con il cellulare tra le mani e con quali costi di ricarica e quanto spendono nel vestiario per seguire la moda? Perché sono facili prede della TV su Bellezza – Ricchezza – Successo? Perché rincasano a ore impossibili? Un vero educatore si deve porre queste domande e dare loro una risposta!

4) Riqualificare lo spirito di sacrificio, del proprio dovere, interrogarsi sul proprio stile di vita. Accampare solo diritti e tacere i propri doveri, propugnare l’esclusiva via del piacere si finisce con il mortificare la persona fino a generare una società disumana che non sa accettare la Croce, i sofferenti e finisce per introdurre l’Eutanasia, perché si è escluso il sacrificio, la sofferenza, la sconfitta che fanno parte della VITA. E’ la Croce di Gesù la risposta al mistero del dolore perché il “Si” di Dio all’uomo è l’espressione più alta e più intensa dell’amore di Dio per l’uomo.

A questo punto desidero ringraziare tutti coloro che custodiscono con infinito amore i propri cari infermi e ringrazio i Ministri Straordinari dell’Eucarestia perché portano agli ammalati Gesù, donano la sorgente della vita, la salute fisica e spirituale.

5) La Scuola nella Scuola

Il coinvolgimento dei genitori, la presenza sul territorio di una Scuola Parrocchiale, l’attivo lavoro del gruppo di genitori “Alla Scuola di Gesù” e la “Casa S. Elisabetta” presente ogni venerdì in Oratorio con le famiglie e i loro figli, riafferma ancora una volta la centralità della famiglia: i primi educatori, per diritto naturale, sono i genitori. Bisogna dunque lavorare insieme per favorire quell’educare, quello stile di vita, quella cultura che genera il bene comune e per noi cristiani l’uomo perfetto a immagine di Cristo.

6) Identità cristiana

In noi vi è nessuna nostalgia per lo stato confessionale.

Ma nel caos della globalizzazione, non possiamo permetterci il lusso di staccarci dalle radici cristiane: legame prezioso per vivere con coerenza la nostra fede. Inoltre va sottolineato il rischio che la religione venga marginalizzata o calpestata perché la laicità viene concepita come rifiuto dell’importanza sociale del fatto religioso. Il Papa nel messaggio per questa giornata dedicata alla Pace dal titolo “Libertà religiosa arma della pace”, dice di aver scelto questo tema, perché si tratta di una vocazione fondamentale dell’uomo, un diritto inalienabile e universale che continua ad essere minacciato dal secolarismo aggressivo, dal fondamentalismo e dal relativismo culturale.

7) La presenza attiva della CARITAS – S. Vincenzo – ACLI – Scuola senza Frontiere – Aiuto alla Vita – CIF

Papa Benedetto in “Deus caritas est” scrive: “Ci sarà sempre sofferenza che necessita di consolazione e di aiuto. Sempre ci sarà solitudine. Sempre ci saranno situazioni di necessità materiale nelle quali è indispensabile un aiuto nella linea di un concreto amore per il prossimo”. Queste Associazioni (CARITAS – ACLI – S. Vincenzo) senza promettere il Paradiso in terra o senza pretendere di cambiare il mondo modificando solo le strutture sociali, ma soprattutto convertendo il cuore, sono segno nella nostra comunità, che solo l’amore ci redime.

Sarà però importante promuovere una ulteriore partecipazione affinchè ogni problema trovi soluzione, ricordando di vivere la carità accompagnata dalla FEDE, perché solo Gesù è il Salvatore del mondo!

8 ) Anagrafe Parrocchiale

Tre dati che fanno riflettere: 115 Battesimi, 128 Funerali e 39 Matrimoni!

Mi chiedo: “La vita è accolta e amata dal suo concepimento fino al naturale termine? Perché i disabili gravi non hanno voce in TV?

Perché il Papa ha rilanciato l’allarme sulla Eutanasia legalizzata e la distruzione degli embrioni?” Perché esiste la cultura di morte!

Noi cristiani dobbiamo testimoniare, difendere la vita patrimonio universale.

Non sono la malattia, gli incidenti della vita o le calamità naturali a umiliare e ferire la persona umana, ma l’amarissima realtà di non essere più riconosciuta come tale.

9) In appendice

a) I miei più vivi ringraziamenti per le offerte natalizie (quasi 50.000 Euro).

Stiamo studiando un nuovo modo per riscaldare la Chiesa.

b) Durante l’anno verranno proposti due pellegrinaggi:

13 – 20 giugno: Fatima – Santiago

  • 24 – 31 agosto: Libano con escursione a Damasco

Conclusione

In problema immenso dell’educare non ci deve scoraggiare perché è Dio che ci educa e Lui ci darà forza e coraggio per uscire da tutte le difficoltà.

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